La doggy bag: un piccolo gesto per un grande impatto

La doggy bag è un semplice contenitore in cui si possono portare a casa gli avanzi del cibo consumato al ristorante. È una pratica che, se diffusa, può avere un grande impatto sulla lotta allo spreco alimentare.

Ogni anno, in Italia, vengono sprecati circa 140 kg di cibo per persona. Questo equivale a circa 1,2 milioni di tonnellate di cibo che finiscono nella spazzatura. Un dato impressionante, che ha un impatto negativo sia sull’ambiente che sull’economia.

La doggy bag può essere un modo efficace per ridurre questi sprechi: se, infatti, un cliente ordina un piatto troppo grande e non riesce a finirlo, può chiedere al ristorante di metterglielo da parte in una doggy bag. In questo modo, il cibo non andrà sprecato, ma potrà essere consumato in un secondo momento.

In passato, la doggy bag era vista come un segno di maleducazione o di scarso appetito. Oggi, invece, è sempre più accettata e diffusa; molti ristoranti, come il nostro, sono sempre disponibili a prepararle e, anzi, invitano i clienti a chiedere se vogliono portare a casa qualcosa.

Quindi, la prossima volta che andate al ristorante, non abbiate paura di chiedere la doggy bag. È un piccolo gesto che può fare la differenza.

Una curiosità: perché si chiamano doggy bag?

Il termine “doggy bag” ha origine negli Stati Uniti, dove era comune che i proprietari di cani portassero a casa gli avanzi del cibo per i loro animali domestici. In italiano, si è soliti usare il termine “avanzi”, ma è preferibile usare un termine più inclusivo, che non faccia riferimento a un particolare tipo di cibo e che non crei imbarazzo nel momento della richiesta.

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